I MACCHIAIOLI Storia di una rivoluzione d’arte

I MACCHIAIOLI Storia di una rivoluzione d’arte

LECCO – PALAZZO DELLE PAURE ( P.zza XX Settembre )

DAL 4 OTTOBRE 2019 AL 19 GENNAIO 2020

Testo e Foto di Gabriele Ardemagni

Un movimento fondamentale per l’arte in generale, nato a Firenze dove un gruppo di artisti era solito ritrovarsi al Caffè Michelangelo accomunati da un desiderio di ribellione verso le istituzioni accademiche, tra una caricatura goliardica e l’altra furono in grado di esprimere un loro segno distintivo: il tratto diventa macchia.

Due nomi su tutti, Telemaco Signorini e Giovanni Fattori, insieme al resto dei “bischeri” si dilettarono a ritrarre il vero come scene di vita quotidiana ( oggi diremmo Lifestyles ), a dipingere in natura scegliendo sempre ore con Luci e ombre molto nette per enfatizzare le scene e i luoghi ritratti pur se semplici e ordinari.

Un tema sicuramente degno di nota é il Risorgimento, terminato da pochi anni all’epoca e interpretato in questa mostra dalle opere del Fattori, questi ritrasse soldati non in gesta eroiche o di battaglia ma mentre riposano negli accampamenti o mentre salutano le famiglie prima di partire.

Il Palazzo delle Paure sul bellissimo lungolago della città manzoniana ospita cosi un altra mostra che racconta un grande secolo artistico del nostro paese che cambiò però l’intero mondo artistico, l’anno scorso aveva ospitato la mostra sull’Ottocento italiano.

Tanti gli autori e le opere ( ben 80 ) rappresentati in questa esposizione divisa in quattro sale principali, degne di nota anche le marine nell’ultima sala.

Approfittare di una visita alla mostra è un bel pretesto per vedere una bella cittadina circondata da un lato dal Lago e dall’altro dalle montagne il Resegone e le Grigne della Valsassina, se avete tempo fatevi un giro in questa bellissima valle, l’imbocco é a soli 15 minuti di auto dal centro di Lecco.

Comunicato Stampa

L’esposizione ripercorre le vicende del movimento artistico che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana, dell’Ottocento, attraverso 80 opere dei suoi maggiori esponenti, da Telemaco Signorini a Giovanni Fattori, da Giuseppe Abbati a Silvestro Lega, da Vincenzo Cabianca a Raffaello Sernesi, a Odoardo Borrani.

A cura di Simona Bartolena

Dal 4 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020, Palazzo delle Paure a Lecco ospita una mostra interamente dedicata ai Macchiaioli, movimento artistico che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana dell’Ottocento.

Nuovo capitolo dell’indagine sull’arte del XIX secolo, iniziata lo scorso anno con l’approfondimento dedicato all’arte lombarda, la rassegna, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata ViDi – Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, presenta 80 opere di autori quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, in grado di analizzare l’evoluzione di questo movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana.

Nella seconda metà dell’Ottocento, Firenze era una delle capitali culturali più attive in Europa, punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Al caffè Michelangelo, si riuniva un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere il senso del vero. Nacquero così i Macchiaioli, il cui nome, usato per la prima volta in senso dispregiativo dalla critica, venne successivamente adottato dal gruppo stesso in quanto incarnava alla perfezione la filosofia delle loro opere.

Il percorso espositivo prende avvio dalle opere di Serafino de Tivoli e di Filippo Palizzi, precursori della rivoluzione macchiaiola, che si confronteranno con un lavoro giovanile di Silvestro Lega, dallo stile ancora purista, per giungere alle espressioni più mature della Macchia con Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Cristiano Banti, che si allontanano definitivamente dalla tradizionale pittura di paesaggio italiana ma anche dalla lezione della scuola francese di Barbizon, particolarmente incline a indugiare in tendenze formalmente raffinate e legate al romanticismo, per scegliere un approccio più asciutto e severo, cogliendo impressioni immediate dal vero.

Non mancheranno i dipinti a soggetto risorgimentale, con i soldati di Giovanni Fattori, né tantomeno quelli firmati dai protagonisti del gruppo dopo gli anni sessanta, quando la ricerca macchiaiola perde l’asprezza delle prime prove e acquisisce uno stile più disteso, aperto alla più pacata tendenza naturalista che andava diffondendosi in Europa. La mostra si chiude con una riflessione sull’eredità della pittura di Macchia.

Orari:

Lunedì chiuso

Martedì – venerdì: 09.30 – 19.00

Sabato domenica e festivi: 10.00-19.00

La biglietteria chiude un’ora prima

Natale chiuso; 26 dicembre (Santo Stefano) e Capodanno dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

Ufficio stampa Comune di Lecco

Tel. 0341.481262 | ufficio.stampa@comune.lecco.it

Ufficio stampa: CLP Relazioni Pubbliche www.clp1968.it

http://www.clponline.it/mostre/i-macchiaioli-storia-di-una-rivoluzione-darte